Il dispositivo uomo a terra integrato nei rilevatori gas
Il dispositivo uomo a terra è uno strumento salvavita per i lavoratori solitari che si trovano ad operare in ambienti isolati all’interno di complessi industriali, cantieri navali, celle frigorifere e grandi spazi all’aperto. Questi contesti diventano molto pericolosi, quando si lavora senza la presenza di altri operai in prossimità che mantengano un contatto visivo o vocale. In caso di emergenza non ci può essere un intervento immediato di un altro addetto nelle vicinanze. È il dispositivo uomo a terra (man down) a lanciare l’allarme se si verifica un malore o uno svenimento. Alcuni di questi strumenti sono integrati nei rilevatori di gas.
Come funziona il dispositivo uomo a terra
Il dispositivo uomo a terra è dotato di una serie di sensori che sono in grado di monitorare la posizione e la postura del lavoratore. Quando l’addetto che indossa il rilevatore perde i sensi, a causa dell’inalazione di gas tossici o per effetto di una improvvisa caduta a terra, il sistema riscontra la perdita di verticalità. In automatico provvede a inviare una serie di allarmi per richiedere l’intervento dei soccorsi. Il dispositivo uomo a terra è un DPI fondamentale per chi lavora in ambienti isolati, quando non sono presenti colleghi nelle vicinanze che potrebbero accorgersi dello svenimento e chiamare aiuto. Senza questa attrezzatura potrebbero passare ore prima che l’assenza del lavoratore venga notata. I soccorsi finirebbero per arrivare troppo tardi. I sistemi di rilevamento uomo a terra, tramite il segnale GPS, segnalano con precisione e rapidità la posizione dell’addetto in difficoltà alla squadra di emergenza.
I dispositivi uomo a terra: la normativa
L’uso dei dispositivi uomo a terra rientra all’interno del Testo Unico sulla sicurezza (Decreto Legge 81/08). La normativa prevede come obbligo per il datore di lavoro quello di dare ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, valutando e prevenendo i rischi per la salute e la sicurezza. In particolare l’articolo 45 del D. Lgs. 81/08 indica la necessità di fornire “un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale”. Il dispositivo uomo a terra è in grado di assolvere a questa prescrizione. È collegato a una centrale di controllo che fa scattare le segnalazioni sul posto (tramite sirene e lampeggianti). Inoltre invia sms e chiamate telefoniche. Per incentivare l’adozione dei sistemi di rilevamento man down, l’INAIL li ha inseriti tra le dotazioni che permettono di ottenere la riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione.
Il rilevatore gas con allarme uomo a terra di Recom Industriale
Recom Industriale fornisce il rilevatore gas già integrato con il dispositivo uomo a terra GX-3r Pro. È realizzato dalla giapponese Riken Keiki, storica azienda specializzata nella produzione di sensori e strumenti di rilevamento. È il più piccolo e leggero campionatore personale sul mercato. Dispone di sensori elettrochimici, catalitici e infrarossi che consentono di configurare l’apparecchio per le diverse applicazioni. Oltre ai 4 sensori classici per individuare gas combustibili (LEL), ossigeno (O2), ossido di carbonio (CO) e idrogeno solforato (H2S), è possibile installare il sensore a infrarossi per anidride carbonica (CO2) o quello per anidride solforosa (SO2). I sensori sono garantiti 3 anni ed è disponibile una stazione automatica per la taratura e il bump test. Grazie alla trasmissione bluetooth il dispositivo uomo a terra permette di ricevere gli allarmi su qualsiasi device tramite l’App RK Link oppure tramite l’app VerticalMan, sviluppata dall’azienda italiana Aldea. Questa applicazione consente di notificare gli allarmi attraverso il GSM (SMS o chiamate vocali) e il WiFi. Può essere utilizzata dove non è presente il segnale GSM semplicemente estendendo la propria rete Wifi.
GX-3r Pro è un prodotto estremamente robusto ed affidabile. È resistente all’acqua e alla polvere con grado di protezione IP66/68. È dotato di un guscio in gomma antiurto che ha superato il test di caduta da 7 metri.
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